La corsa del Bitcoin tra euforia e incertezze elettorali
Questo è un fine luglio rovente per il mercato finanziario e, in particolare, per quello valutario. Lo Yen cresce, mentre cala la moneta cinese e il dollaro è in balia delle elezioni. L’Euro, allo stesso modo, è influenzato dall’andamento dell’economia.
Ma chi è che sale? Sale il Bitcoin. La più grande sorpresa dell’anno sembra proprio essere questa. Le elezioni americane stanno condizionando enormemente il prezzo della criptovaluta digitale, che a questo punto ha raggiunto il massimo delle ultime 20 settimane. Stiamo viaggiando intorno ai 64.000 dollari.
Trump: “Gli Usa diventeranno la capitale mondiale del Bitcoin”
Ma perché questo trend? Perché Trump ha dichiarato che farà degli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute. Non ha menzionato esplicitamente il Bitcoin, ma ha fatto questa affermazione davanti a una platea del mondo delle criptovalute riunitasi in America proprio per fare il punto sull’andamento di questa alternativa. Il segnale non è solo finanziario, ma anche politico.
Il Bitcoin, a differenza del dollaro, dell’euro e di tutte le cosiddette valute fiat, non ha tassi di interesse. Queste ultime rappresentano un sistema economico consolidato, mentre il Bitcoin rappresenta un’alternativa emergente.
Cosa succederà adesso? Attenzione, perché il Bitcoin si muove sull’onda dell’euforia, ma l’euforia può spegnersi rapidamente, influenzata dai sondaggi elettorali o dall’esito stesso delle elezioni. Il futuro del Bitcoin non dipende da Trump, mentre sembra che i voti per Trump possano dipendere dall’andamento del Bitcoin.
